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Differenza tra estrattori di succo e centrifughe

 24 aprile 2018
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 Categoria: Acquisti online
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 Scritto da: admin
estrattore di succo o centrifuga

Nutrirsi al meglio, in maniera sana, è un’esigenza sempre più diffusa in Italia. Com’è noto, una funzione di assoluto rilievo in tal senso è rivestita da frutta e verdura, le cui preziose qualità possono rappresentare una sorta di ancora di salvataggio per le molte persone che magari sono costrette a mangiare fuori dalla propria abitazione, facendo ricorso a cibi non molto sani. Proprio per questo motivo nel corso degli ultimi anni si è fatta strada una serie di elettrodomestici che possono dare una grande mano in tal senso, dando vita in pochi minuti a succhi e preparati a base di frutta e verdura.


L’affermazione degli estrattori di succo anche sul mercato italiano, ha spinto molte persone a chiedersi se valga la pena di convertirsi a questo macchinario. Una domanda del tutto naturale alla luce del fatto che esistono anche altri dispositivi che vanno in pratica a svolgere la stessa funzione, anche se con modalità e resa diverse. Il riferimento è in particolare alla centrifuga, la cui presenza spinge a porsi una precisa domanda: qual è la differenza tra la centrifuga e l’estrattore di succo? Una domanda tale da comportare precise risposte.


La centrifuga è un macchinario dotato di una lama sottile circolare la quale gira a velocità molto elevate provvedendo a triturare la frutta e la verdura per poi, grazie all’ausilio della forza centrifuga, spingere la poltiglia prodotta in direzione di un setaccio a fori estremamente piccoli la quale fa filtrare il succo verso l’esterno trattenendo gli scarti al suo interno.

L’estrattore invece sostituisce la lama circolare con una coclea, ovvero una vite senza fine, che può essere orizzontale o verticale, alla quale è delegato il compito di non spezzare il cibo, bensì di masticarlo (tanto da essere anche indicato come "masticatore") e spremerlo, in modo da ricavarne il succo.


Alla prima differenza di funzionamento, ne fa poi seguito una seconda, stavolta di carattere nutrizionale, derivante dal fatto che la centrifuga operi a un ritmo tra 6 e 18mila giri al minuto, mentre l’estrattore limita la sua velocità di rotazione a 80 o 40 giri nello stesso lasso di tempo.

Si tratta di una differenza decisiva, in quanto più si alza il ritmo più il macchinario si riscalda e incamera aria, predisponendo le condizioni ideali per l’ossidazione, pericolosa in quanto va a distruggere parte degli enzimi vivi e delle sostanze nutrienti presenti nella frutta e nella verdura. Un pericolo che non sussiste nel caso dell’estrattore, il quale gira appunto a bassissima velocità.


Anche la qualità degli scarti è in grado di generare una differenza di non poco conto. Mediant un estrattore si possono infatti ottenere pochisissimi scarti e al tempo stesso molto secchi in quanto la pressatura che avviene al suo interno provvede a separare dalla polpa una quantità maggiore di succo. Gli scarti rilasciati dalla centrifuga sono più cospicui e umidi in quanto contengono ancora una parte di succo che non è stato filtrato. Ciò si traduce in una maggiore quantità di succo, che nel caso degli estrattori ammontano a circa un 20% in più rispetto alle centrifughe prendendo come base la stessa quantità di frutta o verdura.


Va poi ricordato come determinati prodotti, ad esempio le erbe e le verdure a foglie (spinaci, erbe aromatiche e di grano) siano altamente sconsigliate per le centrifughe, in quanto presentano elevata percentuale di fibre e uno scarso quantitativo di succo. Sono invece utilizzabili con una certa facilità con l’estrattore di succo in quanto la coclea è in grado di strizzare perfettamente la foglia, generando scarto secco, a differenza della centrifuga, la quale non riesce ad assicurare analogo risultato.


Va poi ricordato come a livello di funzionamento i tempi necessari per arrivare allo scopo siano molto diversi, con un netto vantaggio per le centrifughe, le quali riescono ad estrarre il succo in un paio di minuti contro i circa 5 o 10 necessari all’estrattore, il quale risulta però nettamente più silenzioso.


Anche per quanto concerne i costi, la differenza tra centrifuga e estrattore di succo risulta abbastanza marcata. Nel primo caso possono infatti bastare poche decine di euro, sino ad un centinaio, per avere un dispositivo di buon livello, mentre nel secondo caso la spesa può notevolmente salire, anche perché nella fascia alta vengono ad essere compresi modelli che vengono utilizzati nelle strutture ricettive o nei ristoranti.

Possiamo quindi concludere che l’acquisto di un estrattore può risultare conveniente ove si pensi di poterlo utilizzare spesso e si proceda a dotarsi di un modello non troppo impegnativo.


Centrifuga o estrattore di succo? Come abbiamo visto, il secondo dispositivo assicura alcuni vantaggi di non poco conto, a partire dalla qualità del prodotto finale. Costa però notevolmente di più e quindi prima di propendere per il suo acquisto sarebbe il caso di valutare con una certa attenzione le proprie esigenze.

Per cercare di avere ulteriori notizie sul tema, è comunque consigliabile recarsi su www.guidaestrattori.it, ove potranno essere reperite tutte le news e molto altro su un dispositivo sempre più presente nelle cucine degli italiani.


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