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Come ridurre i carrelli abbandonati del proprio e-commerce

 15 luglio 2020
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 Categoria: Acquisti online
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 Scritto da: admin
e-commerce abbandono carrello

Uno dei fenomeni che si verifica maggiormente nell'ambito della compravendita online è l'abbandono del carrello degli acquisti da parte del potenziale cliente. In questo articolo si andranno ad analizzare alcuni consigli per non lasciare che i clienti riempiano il carrello senza effettuare il check-out.



Cos'è l'abbandono del carrello degli acquisti?


Il carrello degli acquisti è una delle modalità di e-commerce più diffuse nell'ambito della vendita online. L'utente, selezionato l'articolo, mette un clic sull'icona che suggerisce la richiesta di acquisto e in quel momento l'articolo finisce in automatico nel carrello, ovvero in quella sezione dove si trovano tutti i prodotti rispondenti alla volontà di acquisto dell'utente.

L'abbandono del carrello degli acquisti si verifica quando il cliente non completa la procedura di acquisto, detta anche 'check out', degli articoli presenti nel carrello stesso. Nello specifico, non viene effettuata la transazione finanziaria tra il cliente e la piattaforma che mette a disposizione le varie tipologie di pagamento.



Statistiche sull'abbandono del carrello degli acquisti


Per cercare di esaminare un fenomeno che incide negativamente sull'e-commerce, vengono continuamente elaborate statistiche approfondite sull'abbandono del carrello degli acquisti. In particolare le informazioni analizzate da uno dei più importanti centri di ricerche statistiche statunitensi hanno permesso di determinare una serie di fattori ricorrenti che inducono il cliente a non completare la procedura di acquisto.

In base ai riscontri numerici, in più del 50% dei casi il cliente abbandona il carrello a causa delle elevate spese di spedizione. A condizionare negativamente quest'ultimo è il fatto che l'importo finale relativo alla spedizione non sia in nessun modo preannunciato in sede di selezione dell'articolo.

Un terzo degli utenti, invece, non si dimostra propenso all'apertura di un account per svolgere le procedure di acquisto.

Procedendo con le statistiche, un quarto dei clienti riscontra troppe complicazioni lungo le fasi della transazione per completare l'acquisto del prodotto.

In ultima istanza va annoverata una serie di aspetti secondari ma ad ogni modo decisivi quali la varietà limitata di opzioni di pagamento, l'impossibilità di finalizzare l'acquisto a causa di malfunzionamenti del portale e la resistenza dell'utente a fornire i dati relativi alla propria carta di credito.



Consigli per evitare l'abbandono del carrello da parte degli utenti


Una volta analizzate le cause dei comportamenti, è possibile escogitare una serie di accortezze affinché la tendenza di coloro che abbandonano il carrello si possa sensibilmente invertire.

In primo luogo una soluzione molto mirata e produttiva è quella di adottare per la propria piattaforma Google Analytics. Questo importante servizio permette di osservare le azioni dell'utente all'interno del sito fin dal primo accesso, raccogliendo una serie di statistiche utili in tema di pagine consultate, comportamenti adottati e numero di visite effettuato.

Una strategia molto sensata è quella di rivedere completamente le fasi del percorso che va dalla scelta dell'articolo fino alla transazione finale. Il tutto è finalizzato a snellire l'intera procedura e a rendere il percorso più intuitivo. Nel quadro di questo approccio più 'friendly' ed immediato l'utente può essere ulteriormente incentivato con un servizio chat di assistenza clienti, così da risolvere in tempo reale eventuali dubbi, e con la possibilità di acquistare un articolo senza dover necessariamente effettuare l'iscrizione.

È di vitale importanza, inoltre, che il portale funzioni regolarmente.

L'utente deve scorrere le pagine e procedere nella transazione senza contrattempi quali messaggi di errore o lentezza del sito.

Un portale di e-commerce, oltre ad essere di approccio intuitivo, deve avere una grafica accattivante.

Una scelta mirata di colori e dettagli favorisce la predisposizione positiva del cliente, che potrebbe essere ulteriormente alimentata dalla possibilità di poter pagare con soluzioni diverse dalla carta di credito e senza spese di spedizione.

Una mossa lungimirante è quella di dotarsi di specifici software per recuperare gli articoli rimasti nei carrelli abbandonati. Il fine è quello di ricontattare gli utenti via e-mail, ricordare loro di tutte le transazioni fallite ed inoltrare una nuova proposta d'acquisto, con formule vantaggiose che vadano incontro alle singole necessità. Le piattaforme più utilizzate per queste procedure sono GetResponse, SendinBlue e Mailchimp.

Un portale e-commerce dove niente sia lasciato al caso non può prescindere dall'utilizzo di un buon software gestionale, calibrato sullo specifico comparto economico in cui si muove la piattaforma. Aspetti come l'esatta catalogazione della merce per codice o per categoria ed il controllo delle giacenze devono essere curati nei minimi dettagli affinché il ciclo di vendita proceda senza intoppi. Con un software gestionale incorporato nella propria attività di e-commerce è possibile far espletare direttamente al software stesso procedure come la ricezione automatica degli ordini e del caricamento delle anagrafiche degli articoli sul sito, garantendo l'evasione delle stesse in modo più scorrevole e funzionale.


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