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Barman, una professione sempre più di moda

 03 luglio 2018
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 Categoria: Tendenze
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 Scritto da: admin
barman

Il mestiere del barman o bartender, non è certo solo quello di versare i cocktail e, proprio perché si tratta di una professione sempre più richiesta, è importante che le regole per diventare un ottimo barman siano ben chiare.


Spesso nei bar milanesi si notano barman o barlady che miscelano, shakerano, ascoltano le richieste sempre con il sorriso: questa è la "facciata" e la presenza di un barman al bancone, ma di certo il lavoro consiste anche molto in ciò che si prepara prima e ciò che si fa dopo questo momento "clou"!


Servono talento individuale, capacità di assaggio ma anche molto studio per praticare l'arte del bar come si deve. Chi decide di intraprendere questo mestiere, deve iniziare sicuramente da un corso per barman professionale, (tra le migliori Accademie suggeriamo Degustibuss che offre corsi professionali per sommelier, barman e degustazione vino) ovvero una formazione adeguata per avere le basi di conoscenza relative a miscelazioni e distillati.


Quindi, uno studio iniziale e poi... il talento e la pratica che sono imprescindibili! La famosa "gavetta" rappresenta una parte fondamentale del lavoro al bancone, e sappiamo bene quanto mettere in pratica la teoria, giorno dopo giorno, vada a creare un barman perfetto.



Regole e creatività, dallo studio alla pratica nei bar


Durante i corsi per baristi e barman, si studiano le regole dalla chimica dedicata alla miscelazione dei distillati e delle bevande più diffuse. Si imparano le regole per creare dei cocktail secondo le ricette definite, che saranno delle basi per migliorare: con un pizzico di studio e di pratica in più, potranno portare a qualche tocco creativo che personalizza il lavoro al bancone.


Un Negroni si fa con il gin, il bitter Campari e il vermut rosso, ma se non ci fosse stata una variazione, non avremmo oggi il Negroni "Sbagliato", altrettanto gustoso. Un percorso di creatività, che deve partire quindi da un'adeguata formazione barman e poi continuare con la pratica continua nei bar di Milano – meglio se nei più "trafficati".


Maneggiare lo shaker e le bottiglie, mixare in velocità, dosare le giuste quantità dal misurino (memoria e precisione sono doti essenziali per un barman): tutto si impara al bancone, e le tante mansioni di un barman non iniziano né finiscono qui.


Oltre alla sapienza nella miscelazione cocktail, in qualsiasi bar milanese un bartender dovrà anche occuparsi della preparazione del bancone bar, con gli ingredienti e le attrezzature sotto controllo – e se si vuole diventare responsabili del bancone, si dovrà imparare nel tempo anche a lavorare con le forniture.


Tutto pronto, in ordine, dal lime e il tagliascorze fino al controllo alcolici e analcolici – attenzione, perché se arriva una richiesta di Negroni e il vermouth è finito...



Lavorare ma, soprattutto, essere un barman


E non solo: il barman deve saper anche accogliere il cliente, ascoltarne le richieste ma contemporaneamente saperlo consigliare, essere discreto ma non scostante - la figura del barman ancora oggi, è un punto di riferimento e di interazione in un bar, a Milano come nella New York degli anni Trenta!


Non ci si improvvisa barman né a livello di preparazione cocktail, né al livello caratteriale, per questo la predisposizione al lavoro di bancone va sviluppata in un percorso che va dai corsi per barman fino alla pratica presso bar, locali e realtà del settore ristorazione e turismo.


Un percorso che può iniziare tramite un'adeguata formazione come quella predisposta dalla scuola di bartending Degustibuss, un'Accademia Nazionale per Barman in grado di riservare dei corsi rapidi ma completi, per lavorare subito come barman o barlady a Milano, mettendo in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti e iniziando una carriera nel settore più affascinante per chi ama il buon bere.


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