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Shopping online, il punto sulla difficile situazione in Italia

 24 novembre 2015
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 Categoria: Acquisti online
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 Scritto da: admin

Lo shopping online è sempre più diffuso anche in Italia? Verissimo, ma ci sono diversi punti da prendere in considerazione prima di poter fare le dovute valutazioni. In crescita, in primis, gli orientali: su questo sito, ad esempio, c’è la lista dei più importanti store cinesi della rete, che continuano, nel tempo, a registrare incrementi davvero interessanti. Ma è nel suo complesso che il difficile mondo degli acquisti online, del quale non fanno solo parte i portali più blasonati che sta godendo, nel tempo, di una affermata fiducia nei consumatori.


In Italia, in particolare, gli studi sull’e-commerce evidenziano un trend davvero particolare: mentre nel periodo 2004 - 2012 il settore ha conosciuto un incremento medio del 39%, ha manifestato un certo rallentamento nel 2013 (solo il 6% di crescita) e nel 2014 (8%, con un fatturato, secondo alcuni studi di Casaleggio Associati, di 24,2 miliardi di euro).


Le statistiche evidenziano comunque un ritardo dell’Italia rispetto ad altri Paesi dell’unione europea: l’e-commerce del bel Paese vale un decimo di quello Britannico, ponendosi dietro anche a Germania, Francia e altre Nazioni in via di sviluppo, che hanno adottato una politica di penetrazione dei loro mercati a livello internazionale, proprio grazie alle vendite online.


Gli store cinesi mostrano di potersi imporre sul mercato occidentale con evidente facilità: Gearbest, Aliexpress e soci propongono prodotti a prezzi decisamente bassi, farciti di promozioni a tempo spesso molto invitanti. In particolare, i prodotti legati all’elettronica, che spesso possono essere acquistati nei negozi solo ad un prezzo più alto, o magari sono difficili da reperire, in quanto non presenti nei mercati tradizionali della grande distribuzione.


In Italia, pur avendo una vasta gamma di prodotti esclusivi per valorizzare il made in Italy e proporre online in tutto il mondo, le aziende italiane si rivelano spesso inadeguate ed impreparate per imporsi nel mondo online.


L’impatto dei marketplace in Italia 2015 – Casaleggio Associati


In rete, continuano a fare da padroni, in maniera sempre più prepotentemente, i grandi colossi internazionali, con un importante trend di crescita del 55% per l’anno 2014. eBay o Amazon continueranno a crescere negli anni grazie alle loro strategie di marketing, vincenti e prive di concorrenza all’altezza. Il 33% delle aziende italiane ha deciso di vendere direttamente creando uno store online nei grandi marketplace: nonostante le commissioni. si risparmia sulla creazione del sito e sui costi di gestione. Ovviamente, uno store indipendente deve riuscire ad imporsi sul mercato in maniera autonoma e utilizzare in maniera efficiente marketing ed advertising.


Continua, ovviamente, la crescita del mobile, che nel 2015 ha generato introiti per il 13% del totale ed è destinato ad un’ulteriore impennata anche nel 2016. Tutti i marketplace e gli store online di rilievo hanno creato app Android e iOS, nei quali poter proporre promozioni particolari. Anche il ruolo dei social continua ad essere sempre più al centro del marketing rispetto al passato,con strategie di marketing sempre più accurate e minuziose.


Dunque, l’Italia deve recuperare ancora molto rispetto all’estero: investimenti e strategie intelligenti potrebbero in parte farci recuperare il gap rispetto ad altri Paesi Europei, e magari confrontarci con i mercati online orientali. Chissà che questo 2016 possa portarci a qualche sorpresa...

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